Addominali per l’estate: l’alimentazione è la chiave
Una delle richieste più comuni che mi vengono fatte dai pazienti, in questo periodo, è quella di riuscire ad andare al mare con gli addominali scolpiti e ben evidenti. Per questo obiettivo l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Non di rado mi capita di vedere persone che fanno ore e ore di esercizi per gli addominali in palestra convinti che questo possa portarli al risultato desiderato.
In realtà, se questo lavoro non viene abbinato ad una corretta alimentazione tutti gli sforzi verranno vanificati, vediamo di capire il perché.
Per quanto l’addome possa essere profondo ed allenato, se sopra c’è uno strato di tessuto adiposo sarà ben difficile che si possa vedere.
Molto più probabile che sia in evidenza l’addome di una persona con pochissimo grasso ma che non lo lavora mai, rispetto ad un individuo che fa esercizi per gli addominali tutti i giorni, ma che ha un deposito di grasso li sopra.
Badate bene: purtroppo basta poco grasso e l’addome scompare!
Questo non vuol dire che gli addominali non vadano allenati, vanno allenati eccome! Vuol dire piuttosto che senza abbinare una corretta alimentazione il risultato dell’allenamento verrà compromesso.

Come far uscire gli addominali: esiste una specifica alimentazione?
La risposta è ovviamente no.
Esiste una dieta che permette una riduzione complessiva del grasso e questa dieta è specifica per ognuno di noi. Quindi copiare programmi da riviste, amici o persone non qualificate non porta a nulla, il più delle volte porta a risultati temporanei che vengono vanificati nel breve periodo e ci si ritrova in una condizione peggiore di quando si è partiti.
Vediamo quindi come si deve procedere:
– Per prima cosa occorre fare una valutazione della percentuale di grasso totale e poi valutare con un plicometro (strumento meccanico preposto alla misurazione dello spessore della pliche cutanea) la presenza del grasso nei vari distretti per capire dov’è maggiormente localizzato.
– A questo punto, in base all’età della persona e al peso, tramite un programma specifico informatico, viene calcolato il metabolismo basale, cioè il consumo di calorie che il nostro organismo utilizza restando a riposo, cioè le calorie che usa per il semplice mantenimento delle funzioni vitali dei vari organi.
A questo dobbiamo aggiungere i LAF (livelli di attività fisica).
Ogni volta che facciamo qualcosa che va al di là del semplice riposo consumiamo delle calorie in più, quindi tramite un software vengono impostati una serie di dati come, il tempo che dedichiamo a mangiare, il tempo che dedichiamo all’igiene (denti, doccia etc.), allo sport, allo shopping, al lavoro etc.
Questo ci permette di ottenere il consumo calorico che deriva dalle varie attività quotidiane.
La somma del metabolismo basale, più i LAF ci dà il consumo totale nelle 24 ore.
Questo è un dato fondamentale senza il quale è impossibile affrontare una dieta. Se non si conoscono i dati antropometrici e il metabolismo basale più LAF non si può’ affrontare una dieta poiché sarebbe, per fare un esempio molto esplicito, come fare un percorso in moto bendati: magari si percorre la strada giusta, ma si tratta solo di fortuna e in genere capita di rado…

A questo punto avendo dei dati oggettivi su cui operare si può iniziare il lavoro vero e proprio.
Prima con un’analisi dettagliata dell’alimentazione che si sta facendo in quel momento, sempre tramite software Metadieta che analizza la dieta sotto ogni aspetto (macro e micronutrienti, oligoelementi…) vedi figura A , dopo di che, una volta in possesso di questi dati fondamentali, si sviluppa il nuovo programma che dovrà colmare le varie carenze ed eliminare eventuali eccessi.
Il programma alimentare verrà finalizzato all’obiettivo facendo in modo che comporti un deficit calorico tale perché l’organismo perda gradualmente grasso, senza mettere in atto meccanismi protettivi che porterebbero ad un abbassamento del metabolismo con relativo minore consumo calorico.
Esistono proprio per questo scopo particolari metodiche alimentari che vengono variate ogni 4 settimane proprio per evitare queste forme di adattamento.
Quindi in sostanza non si tratta di fare cose complicate, ma di fare cose con metodo e programmazione, con il giusto supporto e preparazione. Non si dimagrisce non mangiando ma mangiando le cose giuste adatte a noi.
Ogni programma deve essere specifico e personale perché non si evidenziano gli addominali con il programma alimentare trovato su Facebook o altrove, si evidenziano facendo un percorso serio per creare una condizione stabile di forma fisica che possa durare nel tempo, favorisca la salute e non comprometta la qualità della vita. Addominali in evidenza per vivere meglio, e non vivere in funzione della dieta e della forma fisica.
Figura A
