Crostacei in gravidanza: sono categoricamente vietati oppure no? L’alimentazione, nel periodo particolare e delicato della gravidanza, è sempre fonte di grande apprensione. È risaputo che una corretta alimentazione gioca un ruolo fondamentale per la sana evoluzione della gestazione, per lo sviluppo del feto e per il benessere della gestante. Quando si è in dolce attesa bisogna essere particolarmente attente a ciò che si porta sulla propria tavola.
Spesso quando si parla di pesce si includono crostacei e molluschi: categorie alimentari sovente molto discusse. Cibi deliziosi, spesso protagonisti di ricette molto utilizzate e apprezzate nell’ambito della Dieta Mediterranea.
Tuttavia, il dubbio che crostacei e molluschi in gravidanza siano controindicati, attanaglia moltissime future mamme e, spesso, le spinge a rinunciare ai propri piatti preferiti, perché sono convinte che il consumo di questi alimenti possa rappresentare una minaccia per la loro salute e quella del feto. È davvero così? Bisogna necessariamente rinunciare a molluschi e crostacei in gravidanza?
Cosa si intende per crostacei?
I crostacei fanno parte della fauna marina e sono considerati prodotti ittici adatti all’alimentazione umana. Anzi, si tratta di una categoria di prodotti alimentari ritenuta prestigiosa. Sia per il loro sapore delizioso, molto particolare e delicato, sia perché sono spesso usati per realizzare ricette raffinate, tipiche della rinomata Dieta Mediterranea. Quando parliamo di crostacei intendiamo:
- gamberi, gamberoni, gamberetti;
- astici;
- mazzancolle;
- aragoste;
- scampi;
- granchi.
I molluschi, invece, sono tutti quei prodotti privi di guscio e dotati spesso di tentacoli, come ad esempio:
- polipo;
- seppie;
- calamari.
Si possono mangiare i crostacei in gravidanza?
La risposta è sì. Ma solo a certe condizioni. La prima è che i crostacei siano cotti. Quindi il divieto è limitato a tutti quei piatti e quelle ricette che prevedono l’utilizzo del crostaceo crudo, magari semplicemente marinato con un po’ di limone. In quel caso è caldamente consigliato evitare e scegliere qualcosa di alternativo dal menù. Per quanto riguarda, invece, il consumo di crostacei cotti in gravidanza, non ci sono particolari limitazioni.
E i molluschi, in gravidanza, si possono mangiare? Anche in questo caso la risposta è affermativa. Alle stesse condizioni: che siano cotti. Un altro fattore da tenere in considerazione, quando si decide di mangiare molluschi e crostacei in gravidanza, ma il consiglio vale per tutto il pesce in generale, è che se ne conosca la provenienza. Pertanto, se si è in dolce attesa, meglio acquistare i prodotti ittici nelle pescherie controllate e certificate, incluse quelle dei supermercati e ipermercati, o consumarli esclusivamente in ristoranti che possano offrire garanzia di alta qualità e igiene.
Rischi legati ai crostacei in gravidanza
I rischi legati al consumo di crostacei e molluschi in gravidanza sono gli stessi che si corrono in qualunque momento si decida di consumare questi alimenti crudi. Si tratta, prevalentemente, di poter contrarre infezioni di tipo virale, batterico o parassitario. Questo succede per motivi ben precisi. Il primo è legato al fatto che crostacei e molluschi sono considerati gli spazzini del mare, in quanto si nutrono spesso degli scarti del cibo dei pesci. Il secondo, invece, è correlato all’inquinamento ambientale che, purtroppo, incide pesantemente sulla salute dei nostri mari. Parliamo principalmente di pericolo di salmonella, epatite, listeria, parassitosi intestinali. Che, in una donna incinta, potrebbero avere ripercussioni importanti, associate anche all’impossibilità di poter assumere farmaci specifici.
Quanto spesso si possono mangiare i crostacei in gravidanza?
I crostacei cotti in gravidanza si possono mangiare, ma con cognizione e sempre senza esagerare. Pur trattandosi di alimenti molto validi dal punto di vista nutrizionale in quanto contengono proteine nobili, pochi grassi e un buon quantitativo di sali minerali, è sempre meglio fare particolare attenzione. In gravidanza è fondamentale più che mai attenersi a una dieta varia e ricca, quindi non è mai consigliabile esagerare con un alimento a scapito di altri. L’ideale è abbinarli ai cereali del primo piatto, quindi inseriti in una porzione di pasta o riso con verdure. Si otterrà, così, un piatto unico che soddisfa il palato, equilibrato dal punto di vista nutrizionale e sicuro, perché tutte le ricette originali dei primi di mare prevedono, appunto, la cottura dei crostacei e dei molluschi.
In conclusione, è fondamentale che i crostacei e i molluschi siano cotti e di provenienza certa e sicura per concedersi saltuariamente un pasto a base di questi alimenti. Bisogna però notare che il livello d’inquinamento delle zone di pesca può comunque incidere sulla presenza di residui potenzialmente nocivi.
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