Integratori di vitamina C servono? Si ma meglio se è a rilascio prolungato
Sappiamo tutti ormai quale sia l’importanza della Vitamina C, e i molti casi si ricorre ad integratori, ma se viene assunta nel modo sbagliato si vanificano buona parte dei benefici, vediamo di capire il perché.
Qual’è la formula più adatta e la dose utile da assumere per rendere veramente efficace un intergatore di vitamina C?
Sicuramente l’integratore più efficace per avere maggiore benefici è quello a rilascio graduale
Bisogna mantenere il più graduale possibile l’assorbimento gastrointestinale della vit C, in modo da evitare non solo di “arricchire” le vostre urine di Vitamina C, ma anche per evitare problemi di sovradosaggio.

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Nei soggetti più sensibili si possono riscontrare problemi gastrointestinali, come nausea vomito o diarrea, oppure anche problemi di bruciore di stomaco o di reflusso.
A livello renale, soprattutto nei soggetti più predisposti, un eccesso di acido ascorbico plasmatico può comportare la formazione di calcoli, a causa dell’aumento di produzione di acido ossalico (durante le fasi di catabolismo della vitamina C) e quindi di ossalati.
Ho visto atleti arrivare ad assumere 5 g, addirittura 10 g al giorno e più di vitamina c, vediamo di capire perché, se serve e se si possono verificare effetti collaterali.
Ad oggi, non ci sono dei dati scientifici chiari sull’effetto dose/risposta, così come non ci sono dati ufficiali precisi sui limiti di assunzione massima giornaliera oltre ai quali si possano manifestare effetti tossici per l’organismo.
Si stima che la dose salutistica giornaliera per l’assunzione e l’integrazione di Vitamina C si aggiri tra i 180 mg – 1000 mg/die.
Mentre il limite massimo di assunzione giornaliera totale che “molto probabilmente” non comporta rischi per la salute è di 2000 mg/die (ovvero 2 g).
É importante considerare che l’assorbimento intestinale medio dipende dalla quantità ingerita. Vuol dire che per una quantità “normale” di vitamina C assunta, la quota di vitamina assorbita varia tra il 70% ed il 95% rispetto alla dose ingerita.

Ma tale percentuale può variare, in quanto per basse dosi di assunzione può essere assorbita anche al 100%.
Mentre per dosi eccessivamente elevate la percentuale assorbita può scendere anche sotto il 20%.
Al di là dell’assorbimento intestinale bisogna tenere conto anche della percentuale di assorbimento renale. Infatti se le concentrazioni plasmatiche di acido ascorbico (alias Vitamina C) sono troppo elevate, essendo una vitamina idrosolubile, una parte di esso viene allontanata dall’organismo attraverso le urine.
Per rendere più graduale possibile l’assorbimento di Vitamina C, ed evitare di incorrere in tutta questa serie di possibili problematiche si possono seguire due vie:
- Si può cercare di frazionare l’apporto integrativo in più dosi, cosa che tante volte, per un’atleta, può risultare scomoda. Visto che probabilmente un atleta o uno sportivo si trova già nella condizione di consumare una discreta quantità di integratori di diverso genere e in diverse fasi della giornata.
- Oppure la soluzione più comoda, e probabilmente anche quella più efficace, è sicuramente affidarsi ad integratori di Vitamina C contenenti un fattore di rilascio graduale, come ad esempio l’HPMC (Idrossi Propil Metil Cellulosa), un polimero idrofilo derivante dalla cellulosa, utilizzato come agente legante soprattutto nelle capsule.
Questo permette di rallentare la digestione e quindi di rendere più costante e graduale l’assorbimento della vitamina C a livello intestinale, evitando in questo modo problemi di malassorbimento del principio attivo e di innalzare eccessivamente i livelli di acido ascorbico nel sangue. In questo modo si evita così di espellere quantità eccessive di vitamina C con le urine.La vitamina C è molto importante per diversi processi
Questo perchè grazie all’HPMC, la vitamina C che entra nel sangue in modo graduale può essere utilizzata tempestivamente dalle cellule di cui ne hanno bisogno, senza incorrere in eccessivi accumuli e senza rischiare quindi di essere espulsa con le urine.
Vediamo ora le principali funzioni di questa vitamina, anche quelle meno conosciute:
- La funzione antiossidante è permessa non solo dalla sua azione ossidoriduttiva diretta contro i radicali liberi e le nitrosammine, ma anche dalla rigenerazione della Vitamina E;
- Contribuisce alla normale funzionalità del sistema immunitario, stimolando la produzione di Interferoni, che proteggono le cellule dagli attacchi virali;Neutrofili, ovvero la tipologia più frequente di globuli bianchi presenti nel sangue adibiti alla difesa dell’organismo;Anticorpi di tipo IgG e IgM
- Ha un azione antistaminica e riduce stanchezza e affaticamento.
- È implicata nella sintesi di Carnitina e di Acidi Biliari, migliorando la digestione e l’assorbimento degli acidi grassi.
- Permette un maggior assorbimento del Ferro, aumentando la sua riduzione da Ferro (lll) a Ferro (ll);
- Ha un ruolo importantissimo nella formazione del collagene, che ha il compito di rinforzare i vasi sanguigni, la pelle, i muscoli e le ossa. Senza vitamina C infatti l’organismo non produce collagene.
A livello di tossicità dovuta al sovradosaggio mi sono imbattuto in un recente studio (del 2017) dove Chakraborty et all. affermano che alti livelli intracellulari di acido Ascorbico possano provocare un effetto ossidativo, causando la morte cellulare. In questo caso viene mostrata un’inversione di tendenza rispetto alla classica funzione Antiossidante a cui tutti siamo abituati a pensare.
Chiaramente si tratta di casi estremi, probabilmente difficili da raggiungere, in quanto un effetto del genere è difficile da quantificare in termini di assunzione, proprio a causa degli ostacoli di assorbimento di cui ho parlato poco fa.
BIBLIOGRAFIA
Robert Cathcart, Vitamin C, Titrating To Bowel Tolerance, Anascorbemia, and Acute Induced Scurvy, Orthomed, 1994;
Hokama S, Toma C, Jahana M, Iwanaga M, Morozumi M, Hatano T, Ogawa Y, Ascorbate conversion to oxalate in alkaline milieu and Proteus mirabilis culture, Mol Urol. 2000 Winter;4(4):321-8;
Atanu Chakraborty and Nikhil R. Jana, Vitamin C-Conjugated Nanoparticle Protects Cells from Oxidative Stress at Low Doses but Induces Oxidative Stress and Cell Death at High Doses, Centre for Advanced Materials, Indian Association for the Cultivation of Science, American Chemical Society, ACS Appl. Mater. Interfaces, 2017, 9 (48), pp 41807–41817;
I contenuti degli articoli non devono sostituirsi alle indicazioni del professionista. che ha in cura il lettore. Le diverse modalità di assunzione che potrebbero essere dedotte dagli articoli sono prettamente a scopo scientifico divulgativo (si tratta di studi scientifici, approfondimenti, esperienze personali di atleti e professionisti del settore) e quindi non vanno presi come riferimento pratico.Gli integratori (salvo diversa prescrizione di professionista) vanno utilizzati secondo la posologia riportata in etichetta.