La giusta motivazione per la dieta

Immaginate un’altissima parete rocciosa, uno strapiombo. Lo scalatore si trova a metà di quella parete, stanco e sudato, pensa di aver dato fondo a quasi tutte le sue energie eppure deve prendere una decisione cruciale che segnerà il corso della sua scalata, il suo successo o insuccesso.

La motivazione in lui è forte, vuole strenuamente raggiungere la cima, ma se la motivazione non si concretizza in azione la meta non sarà mai raggiunta.

motivazione dieta
La soluzione c’è, bisogna imparare a cercarla

Lo scalatore ha tre possibilità d’azione:

  • La prima possibilità è quella di alzare gli occhi verso la cima e guardare l’obiettivo. Questa è una mossa sbagliata, l’obiettivo sembra sempre più lontano, la distanza da percorrere sempre più lunga, e la frustrazione si farà sempre più forte.
  • La seconda possibilità per lo scalatore è quella di guardare verso il basso per valutare la distanza percorsa e trovare conforto. Anche questa mossa è sbagliata perché il basso rappresenta il passato, qualcosa che è già successo, è come una palude che ci inghiottisce e non ci permette di proseguire. Ed ecco che guardando verso il basso il nostro scalatore prova una profonda vertigine e compromette la sua scalata.

E allora non rimangono molte alternative.

  • Terza e ultima, lo scalatore ha un’unica possibilità ovvero guardare di fronte a sé per quanto gli consente la lunghezza del suo braccio, perché è in quel perimetro che troverà l’appiglio per salire di 1 m, e una volta salito di 1 m dovrà porre la sua attenzione di nuovo nello stesso perimetro in modo tale che possa trovare un altro appiglio che gli permetterà di salire un altro metro, e così metro dopo metro senza che se ne accorga raggiungerà la cima.

Questa è una metafora e, come avrete capito, lo scalatore siamo noi ogni qualvolta tentiamo di raggiungere un obbiettivo. Ogni nostra azione è generata da una ragione, la quale deve avere una costruzione così solida da permetterci di raggiungere un obiettivo finale senza ripensamenti e dubbi. Ma da sola la motivazione non basta, deve essere seguita dall’azione che a sua volta deve consentirci l’ottenimento dell’obiettivo.

Motivazione per dieta
Motivazione, Azione, Obiettivo, mai smettere di crederci

Gli step ideali per la giusta motivazione in una dieta

  1. Motivazione
  2. Azione
  3. Obiettivo

L’errore che si tende a commettere è quello di non dare il giusto peso al secondo punto, l’azione, la motivazione non basta da sola se non si esprime in un qualcosa che ci permetta di raggiungere l’obbiettivo.
Quindi la giusta motivazione per la dieta è una motivazione che si concretizza in un’azione mirata, che nella metafora dello scalatore, è rappresentata dall’appiglio che l’uomo riesce a trovare cercando nella giusta direzione. L’azione però non si può sviluppare in modo corretto se le basi della motivazione non sono reali.

Vi starete chiedendo: “ma non basta avere una voglia matta di essere più magri e di stare meglio in salute?” Dipende, la motivazione è legata alle emozioni, tutto è legato alle emozioni. Se ci riflettete la dieta si fa per dimagrire, ma il fine è quello di essere felici, ogni nostra azione e volta all’ottenimento della felicità. Quindi la domanda che dobbiamo porci è: “Veramente non siamo felici perché siamo obesi o il motivo dobbiamo andarlo a cercare altrove?

Questo è uno dei cardini fondamentali per riuscire a trovare la giusta motivazione per la dieta. La giusta risposta a questa domanda ci consente di capire se la nostra motivazione è corretta e se ci guida verso comportamenti utili all’ottenimento dell’obiettivo. Una dieta non risolve tutti i problemi.
Dobbiamo vedere la dieta non come la soluzione, ma come un mezzo, un tramite che ci fa stare meglio e migliora la qualità della nostra vita. La dieta ci permette di affrontare meglio le difficoltà che ogni giorno la vita ci propone, e può essere un essenziale aiuto alla soluzione di altri problemi. Solo tenendo presente questi presupposti si riuscirà a trovare la giusta motivazione per la dieta e fare sì che si concretizzi nell’azione corretta. Se questo non viene capito e viene concepita come fine, si commette un grave errore.

Vivere finalizzando il tutto sulla pesata settimanale o sul fatto che le persone che ci circondano possono notare in noi un cambiamento, o che i nostri pantaloni possono starci un po’ più larghi, non è altro che un modo per non affrontare la vita e di conseguenza i problemi che sono la reale causa della nostra frustrazione (lavoro, situazione coniugale e così via…) Quindi il primo passo per avere la giusta motivazione per la dieta è capire le reali cause che ci stanno provocando frustrazione. Aver capito la causa di un problema è già una parte della soluzione, e vedrete che poi troverete “appigli” nuovi, in direzioni che prima non avevate valutato che vi consentiranno di arrivare alla meta.

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