dott. Enrico Veronese la dieta alcalina

Negli anni ho visto moltissime persone bere succo di limone. Ne ho viste molte che sapessero darmi delle motivazioni plausibili: fa da drenante, purifica, ha le vitamine, lo dice l’oncologo Veronesi ecc. Effettivamente il limone ha molte proprietà, ma il motivo principale per cui lo inserisco nei programmi alimentari dei miei pazienti è perché ha delle proprietà alcalinizzanti. Già proprio cosi, basifica. So che molti di voi rimarranno stupiti e si chiederanno come sia possibile che un alimento che percepiamo cosi acido, nella realtà poi agisca nel nostro organismo in modo esattamente opposto, e si usi nelle diete alcalinizzanti?

Dieta alcalinizzante: il nostro sangue è leggermente basico

Il nostro sangue tendenzialmente è lievemente basico e oscilla tra ph 7,35-7,45. Basta una piccola variazione (di + o – 0,3-0,4) e le conseguenze per la salute sarebbero gravissime. Quindi per quante ne sentiate dire in giro, non è che mangiando alimenti tendenzialmente acidi per l’organismo (che sono la maggioranza, visto che tra questi ci sono buona parte dei carboidrati e tutti gli alimenti proteici per questo si parla di diete alcalinizzanti e non di diete acidificanti) il sangue diventa acido. Ci sono una serie di meccanismi nell’ organismo che ci proteggono da queste variazioni che potrebbero essere letali, si chiamano sistemi tampone e vanno a compensare a monte le variazioni, insieme a reni e polmoni.

Attenzione a non causare un disequilibrio acido-base

Questi sistemi tampone cercano di mantenere l’omeostasi (equilibrio) del sistema, per farlo impiega minerali come calcio e magnesio che però sono fondamentali per le ossa. Quindi più noi creiamo un disequilibrio acido base più rischiamo di compromettere altri sistemi.

Dieta alcalinizzante: cibi prevalentemente alcalini

La dieta alcalinizzante, promuovendo cibi prevalentemente alcalini (più del 70% del totale della dieta) cerca di fare si che questi meccanismi intervengano il meno possibile.

Il potere alcalinizzante di un alimento non si calcola sull’alimento fresco ma sulle ceneri. Ed ecco perché il limone, alimento che a noi pare molto acido si rivela in realtà basico. Gli acidi del limone sono organici, li metabolizziamo senza problemi, mentre è invece la presenza di minerali alcalini che va ad influenzare il pH.

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Quali sono gli alimenti della dieta alcalina?

Ci sono moltissime tabelle in merito che vi invito a visionare, sicuramente ortaggi e frutta, per il loro apporto di sodio, potassio e magnesio sono tra gli alimenti basificanti per eccellenza ma sono anche alcalini: mandorle, anacardi, acque minerali alcaline, bicarbonato di sodio, prugne (certe varietà), cavolo broccolo, agrumi, semi di zucca, cachi, anguria, cannella, melassa, salsa di soia, castagne, pepe, peperoni, cavolo rapa, cavolo verde, aglio, asparago, prezzemolo, indivia, rucola, senape verde, zenzero, broccoli, nettarina, ananas, melone, mora, mango, miglio (tra i cereali) mentre tra gli alimenti acidi quasi tutti i cereali, latticini, carne e pesce.

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Il PH degli alimenti

C’è un unita di misura che ci dà il grado di basicità o di acidità che si utilizza nella dieta alcalina si chiama PRAL (quantità di minerali acidi o basici presenti nell’alimento) quando è positivo vuol dire che l’alimento è acido, se negativo vuole dire che è basico.

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La dieta alcalinizzante ha veramente proprietà chemioprotettive?

Molti, studiosi e non, attribuiscono a questa tipologia di dieta proprietà chemioprotettive, o addirittura curative per i tumori, associando proprio all’ambiente acido e anaerobico il proliferare di queste patologie.

In realtà secondo l’AIRC (associazione Italiana ricerca sul cancro) non esisto no evidenze scientifiche sufficienti. Proprio ultimamente c’è stata una revisione degli studi scientifici in materia che non ha dimostrato alcuna correlazione. Anzi in alcuni casi di tumori alla vescica la dieta alcalina potrebbe peggiorare la situazione ( come anche in alcune tipologie di calcoli renali). La spiegazione scientifica sta nel fatto che in sostanza proprio per intervento dei sistemi tampone il ph nei tessuti non varia e quindi non c’è cambiamento sostanziale per poter influenzare la patologia tumorale. (Leggi l’articolo sull’attività fisica e prevenzione tumori).

Aspetti positivi della dieta alcalina

Personalmente, pur concordando con queste considerazioni riguardanti le patologie tumorali ritengo che la dieta alcalina abbia degli aspetti positivi. Mangiare alimenti basici evita l’intervento dei sistemi tamponi e quindi come visto prima un minor impiego per questo scopo di importanti minerali fondamentali per i vari metabolismi e tessuti (vedi ossa per es.).

La dieta alcalinizzante si basa prevalentemente su frutta, frutta secca verdura ecc. Tutti alimenti molto ricchi di fibra: l’alimentazione dell’uomo primitivo prima dell’avvento dell’agricoltura andava in questa direzione.

La fibra come ho già detto molte volte è fondamentale per il microbiota, per lo sviluppo di colonie probiotiche che apportano notevoli benefici al nostro organismo.

Oltre alla fibra questi alimenti alcalini contengono molte vitamine e minerali fondamentali per il nostro organismo e per la prevenzione dai radicali liberi responsabili dell’invecchiamento.

Di contro, demonizzare le proteine e parte dei carboidrati (pasta e pane se integrali sono meno acidi, e alcuni cerali sono basici) considerandoli nemici perché non alcalini è comunque scorretto da un punto di vista nutrizionale. Il mio consiglio è di inserire nel vostro programma alimentare molti cibi alcalini, soprattutto se tendenzialmente mangiate cibi prevalentemente acidi,

senza stravolgere la vostra dieta, ma scegliendo nella stessa categoria dell’alimento in questione quello che sia maggiormente basico. In questo modo senza apportare sostanziali modifiche alla struttura della dieta, che per lo più risultano insostenibili e incompatibili con la quotidianità, avrete notevoli vantaggi in termini di salute.

Chi fa attività sportiva ad alta intensità e che tende quindi ad acidificare molto per via della produzione di acido lattico avrà notevoli vantaggi con una dieta alcalinizzante anche in termini di prestazione atletica. Il metodo della dieta adattiva che faccio utilizzare ai miei pazienti comprende molti alimenti alcalini.

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I contenuti degli articoli non devono sostituirsi alle indicazioni del professionista della salute (medico etc.) che ha in cura il lettore, e neanche essere spunto per iniziative personali non monitorate dal medesimo Nel caso l’articolo tratti di principi attivi utilizzati negli integratori le diverse modalità di assunzione che potrebbero essere dedotte dagli articoli sono prettamente a scopo scientifico divulgativo (si tratta di studi scientifici, approfondimenti, esperienze personali di atleti e professionisti del settore) e quindi non vanno presi come riferimento pratico.Gli integratori vanno utilizzati secondo la posologia riportata in etichetta e sotto controllo di uno specialista

 

2 Risposte a “Dieta alcalinizzante: 5 cose da sapere”

  1. Avatar

    BUONGIORNO VORREI UNA PIANO NUTRIZIONALE DELLA DIETA ALCALINA
    Grazie Giovanna

  2. Avatar

    Nella dieta alcalina è consentito mangiare proteine a pranzo e cena con le verdure o è meglio inserire i cereali integrali a pranzo e le proteine a cena? Sempre accompagnati dalle verdure naturalmente

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